martedì, luglio 08, 2014

Comunicato stampa

LINEA AMICA IMMIGRAZIONE:  UN SERVIZIO GRATUITO DI ORIENTAMENTO E INFORMAZIONE



Linea Amica Immigrazione è un servizio di Linea Amica realizzato da Formez PA su incarico del Ministero per la Semplificazione e la Pubblica Amministrazione, che da quattro anni (2010) fornisce assistenza specialistica a 360 gradi sui temi dell’immigrazione e dell'integrazione.
Chiamando il numero verde 803 001 o collegandosi alla chat di www.lineaamica.gov.it, gli utenti possono ricevere assistenza personalizzata, multilingue e gratuita sulle diverse tematiche legate all'ingresso e al soggiorno in Italia.

Negli ultimi tre mesi il servizio gratuito multilingue Linea Amica Immigrazione ha ricevuto soprattutto domande sui permessi di soggiorno, su possibilità di studio e di lavoro in Italia, sulla richiesta di cittadinanza, sul ricongiungimento familiare e sul matrimonio.
A chiamare non sono solo stranieri. Circa la metà degli utenti del servizio gratuito e multilingue Linea Amica Immigrazione  è di nazionalità italiana. In questo caso l’utente è un coniuge o familiare di uno straniero, un imprenditore, il datore di lavoro di una colf o di una badante. Ciò a testimonianza dell’interesse e della crucialità di questi temi non soltanto per i migranti.

Il servizio è composto da un’équipe di operatori specializzati di Front Office che rispondono in italiano, inglese, francese e spagnolo. Quando l’istanza è più complessa, viene trasmessa in tempo reale a un team di operatori di Back office, cioè di esperti, con un forte background giuridico che prendono in carico il problema dell’utente fino alla sua completa risoluzione.
 Linea Amica Immigrazione si avvale di diversi canali di contatto e modalità operative:
•          Il numero verde (803.001) da rete fissa, con successiva selezione di assistenza dedicata (tasto 2: Linea Amica Immigrazione) per il supporto alle richieste relative all’immigrazione e all’integrazione dei migranti;
•          Il numero nazionale 06828881 per le chiamate dal cellulare con costi secondo i piani tariffari;
•          Il contatto skype (lineaamicapa) per l'accesso vocale gratuito da Internet;
•          una casella vocale per i contatti pervenuti al di fuori dall’orario 9-18 o non gestibili a causa di picchi di traffico, a cui viene data risposta il successivo giorno lavorativo;
•       la registrazione tramite un sistema di CRM (Costumer relationship management), nel rispetto della normativa della privacy, di tutte le istanze pervenute ai fini della tracciabilità, affinché l’utente possa essere “accompagnato” fino alla risoluzione completa del suo problema e possa conoscere in ogni momento lo stato della sua domanda.
 Sul portale Linea Amica (www.lineaamica.gov.it) sono presenti, inoltre, le domande e risposte (FAQ) più frequenti, costantemente aggiornate, sui temi dell’immigrazione, all’interno della sezione “Cerco le risposte”, in un box dedicato situato a destra della pagina Web.

Aiutaci a diffondere il servizio pubblico di Linea Amica Immigrazione!
​P
arlane con i tuoi soci
​, p
ubblica il logo sul sito della tua associazione:
​ saremo in grado di assistere ​immigrati e operatori del settore in cerca di informazioni.
​S
iamo a disposizione per ogni chiarimento.

Paola Leoni

Postato online martedì 08 luglio 2014
Dr. Ekue Folly G. 

mercoledì, luglio 10, 2013

NON CHIAMIAMOLI OSPITI



Alcuni giorni fa, l’Assessore regionale alle Politiche dell'istruzione, diritto allo studio, programmazione della formazione professionale, programmi comunitari FSE e politiche del lavoro, Elena Donazzan, ha dichiarato che “il Veneto non è più nelle condizioni di accogliere immigrati”. 
Questo presumibilmente a fronte della forte disoccupazione degli ultimi anni. Quindi, l’attenzione dovrebbe essere posta sugli stranieri già presenti sul territorio ed aventi famiglia e lavoro. Infatti, i nuovi sbarchi hanno riportato alla ribalta la questione degli stranieri con i politici e gli amministratori che si rimpallano la presa di decisioni e una confusione enorme sui termini adeguati da impiegare per descrivere il fenomeno. Sempre più spesso vengono utilizzati, quasi come sinonimi, le parole profugo, rifugiato, richiedente asilo e non da ultimo clandestino. Sembra che tutto faccia parte di un unico grande calderone da cui attingere ogniqualvolta si senta il bisogno di dipingere il fenomeno con le tinte della paura o con quelle dell’assistenzialismo e del buonismo. 
Ciononostante, non bisogna dimenticare gli episodi positivi, come quello del Comune di Padova che ha accolto a Brusegana alcuni ragazzi ghanesi e ne attende degli altri nei prossimi giorni. D’altronde, può anche capitare che la volontà di accogliere sia subbordinata ad un’accurata scelta dell’ospite, come avvenuto nel comune di Gallio, nell’Altopiano di Asiago, dove il sindaco ha manifestato espressamente la preferenza per un giovane cristiano. Tuttavia, sarà necessario monitorare le varie situazioni, affinché l’accoglienza si traduca in atti concreti e si avviino perciò reali percorsi di inserimento. 
A questo punto, sorge spontanea una domanda e di conseguenza una riflessione. Come noi, in quanto cittadini, ci poniamo di fronte a queste persone? Perché è da lì che tutto parte. C’è chi li rifiuta a priori, chi si avvale di false teorie e stereotipi, chi, invece, ragiona ancora in termini paternalistici. Da notare che anche l’uso della parola “ospite” può celare in sé l’idea, largamente condivisa, che si stia facendo un favore a questi individui, di essere benevolenti e quindi ci pone nella condizione di aspettarci qualcosa in cambio, che va oltre il mero ringraziamento, e che può spingersi perfino ad un’aderenza rigida alle condizione dettate, senza possibilità di esprimere il proprio parere, e perciò anche di dissentire. 
Tale atteggiamento si rivela alquanto pericoloso e controproducente, poiché pone noi e gli stranieri su due piani diversi, non paritari, inficiandone da subito la relazione. Oggi, più che mai, c’è bisogno di umanità, di quella vera che veda l’altro come un soggetto attivo e una risorsa. Cosi, anche le amministrazioni pubbliche dovrebbero evitare di vedere gli stranieri solo come un costo e cominciare ad intravedere in loro, membri di una popolazione che vogliono vivere e partecipare. 

Anna Bertolini, componente CUI.

lunedì, dicembre 03, 2012

Rue de Lomé
Come tutti gli anni, la CUI saluta tutti i soci e simpatizzanti all'inizio di questo nuovo anno di attività. 

Tante novità sono al programma, tra cui gli stage in Africa e sul territorio per gli studenti universitari e non, gli incontri sociali e i progetti di sviluppo locale in Africa, in Togo e in Congo (Congo francese, diverso dalla Repubblica Démocratica del Congo, RDC).

Vorremmo condividere con voi le foto dell'ultimo viaggio in Togo nell'ambito dei progetti seguiti, in specie il progetto Vogan che la nostra associazione porta avanti in collaborazione con il Comune di Nogarole Rocca (Provincia di Verona).. 
Mercato dell'artigianato, Le Golf (Lomé, Assigamé)



Matteo, cooperante italiano


Bananeraie à Kpalimé, dans le cadre du projet Accoglienza & Vacanze  Verdi

Nicoletta, cooperante-CUI

Ekue Grace, Presidente dell'associazione CUI

Don Cyrille, punto focale del progetto Vogan

Sito del progetto Vogan

Didier Melesusu, progettista della parrocchia di Vogan.

Sito del progetto, Grace e Don Pablo

Sito del progetto




lunedì, maggio 14, 2012

Pre-video "Hotel Ruanda 2012"



Grazie a Paul Rusesabagina e a Taciana, all'ARCI, alla SOS-Onlus, al Comune di Padova, al Comune di Sant'Angelo di Piove di Sacco, agli Amici dei Popoli, alla Caritas Diocesana di Padova, al Despar Tiziano Aspetti, all'ACS, all'AVIP, ecc..e a tutte le associazioni che hanno contribuito al successo di quest'evento promosso dalle associazioni CUI-Padova e APAPGL.

sabato, aprile 21, 2012

EVENTO HOTEL RUANDA 2012


Le Associazioni 

Cittadini Uniti per l'Integrazione, e  APAPGL (Asso. per la Pace nei Paesi dei Grandi Laghi)

con il patricinio dei comuni di Padova e di Sant'Angelo di Piove di Sacco, e 


in collaborazione con le associazioni

ARCI, SOS-Onlus, AVIP, ACS, Despar-Tiziano Aspetti, Amici dei Popoli, e Caritas Diocesana di Padova

invitano a Padova e a Sant'Angelo di Piove di Sacco

 Paul Rusesabagina, 

il gerente dell'albergo DES MILLE COLLINES  in Ruanda che salvò la vita a più di 1200 suoi compatrioti durante il genocidio nel 1994, e la cui storia ha ispirato il film Hotel Ruanda. 

Per il programma dell'evento.....vedere il link qui sotto.....