Immigrazione : Sotterfugio del Governo e ipocrisia del popolo
Una delle questioni più calde del momento, oltre al crollo milanese del Premier, è senz'altro la problematica dell'accoglienza dei migranti africani in Italia. Il governo parla di emergenza. I sindacati e le varie componenti della società civile scandiscono slogan solidali nei confronti degli immigrati impropriamente chiamati "profughi".
In realtà, i "profughi" sono uno straordinario miscuglio tra veri profughi aventi scappato dall'instabilità nord-africana e ordinari migranti che da tempo cercavano di raggiungere la costa italiana, permanente traguardo per tanti cittadini africani. Ora, la via sembra libera, non tanto per la guerra in Libia ma per l'inesistenza della guardia costiera libica nonché per lo scarso funzionamento del Frontex. In effetti, prima dell'attacco contro la Libia da parte degli alleati occidentali su mandato delle Nazioni Unite, la marina libica riusciva perfettamente a contenere il flusso migratorio verso le frontiere meridionali dell'Europa. Ora invece, le cose sono cambiate. Il meccanismo libico di vigilanza marina anti-immigrazione è inesistente. Gli accordi italo-libici, pur non essendo stati denunciati da nessuna delle due parti contraenti secondo l'iter vigente nelle relazioni internazionali, sono rimasti lettera morta. I nord africani non smettono di sbarcare a Lampedusa secondo un ritmo oramai ritenuto ufficialmente non gestibile dallo Stato italiano. L'aspetto sbalordivo della vicenda è semplicemente il fatto che il governo stesso, molto tempo prima della guerra contro la Libia, fosse già al corrente di quanto sarebbe successo. All'inizio del 2011, ben due volte, abbiamo sentito la Lega affermare che sarebbero arrivati in Italia circa 300.000 persone dal Nord Africa. Come hanno fatto gli esponenti di quel partito e del governo italiano a sapere che la Libia sarebbe stata attaccata ? E' proprio qui che osserviamo la collusione tra l'impresa imperialistica e l'ideologia della democrazia. Quello che mi interessa mettere a fuoco qui non è tanto gli istigatori di quella sporca aggressione quanto la co-responsabilità diretta dell'Italia insieme alla Grande Bretagna, gli Usa, e l'Europa nella strage libica.
Le questioni che mi vengono in mente e cui ogni italiano dovrebbe tentare di dare una risposta sono le seguenti : Perché così tanto odio per l'immigrato, mentre contemporaneamente l'uso del concetto Integrazione va crescendo ? Se l'immigrato a nessuno interessa, e se alcuni italiani non riescono nemmeno a sedersi vicini a un immigrato sul mezzo pubblico, perché allora continuiamo a lamentarci del fatto che le realtà immigrate si ghettizzano?
Ekue Grace.
Nessun commento:
Posta un commento